sabato 2 febbraio 2019

23a Giornata mondiale della Vita Consacrata

La Vita Consacrata, un dono dello Spirito

Messaggio per la Giornata mondiale della Vita Consacrata
2 Febbraio 2019

Si è appena concluso il tempo liturgico del Natale, che ha aperto il nostro cuore alla contemplazione del mistero ineffabile del Verbo fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. In questo Bambino nato per noi  vediamo incarnato l’Amore infinito di Dio Padre, la Sua infinita tenerezza e compassione per l’umanità intera. Cominciamo perciò questo nuovo anno  carichi di questa esperienza interiore che, mentre da una parte ci rende sempre più grati al Signore per l’Amore incondizionato che ci porta, dall’altra ci fa desiderare di essere anche noi portatori e vivi testimoni dell’Amore paterno di Dio verso tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino. In Cristo Gesù  ci riscopriamo amati da Dio, già consacrati a Lui mediante il battesimo, chiamati all’offerta di noi stessi nell’amore, sostenuti dalla grazia dello Spirito. In Lui ritroviamo ogni giorno il senso della nostra vocazione e la gioia di essere in mezzo ai fratelli discepoli e testimoni. La Giornata mondiale di preghiera per la Vita Consacrata, che si celebra in occasione della Festa della Presentazione al Tempio di Gesù ( 2 febbraio ), è significativa non solo per i fratelli e le sorelle consacrati a Dio  ma anche per l’intera Comunità Ecclesiale. La Vita Consacrata è infatti un dono che lo Spirito Santo elargisce con abbondanza per la crescita e l’edificazione dell’intero corpo mistico di Cristo. Nel nostro territorio i religiosi e le religiose sono presenti praticamente in tutti i campi della vita ecclesiale e sono una ricchezza di cui ringraziare il Buon Dio. I nostri quattro monasteri ( Cappuccine – Carmelitane Scalze – Sacramentine – Cenacolo della Redenzione ), sono per tutti noi un richiamo forte ai valori dello Spirito, al primato di Dio e della preghiera. I Religiosi e le Religiose appartenenti a diversi Istituti di vita attiva, operando nei campi dell'educazione, dell’evangelizzazione e della carità verso le membra più sofferenti e fragili del Corpo di Cristo,  costituiscono un aiuto notevole alla vitalità delle nostre comunità; i membri dei diversi Istituti secolari e dell’Ordo Virginum sono espressione concreta dell’azione creativa dello Spirito Santo nella nostra Chiesa, una bella e promettente realtà che ci fa guardare avanti con fiducia e speranza. Il recente Sinodo dei Vescovi sui Giovani ha sottolineato come “ il dono della Vita Consacrata, nella sua forma sia contemplativa sia attiva, che lo Spirito suscita nella Chiesa ha un particolare valore profetico in quanto è testimonianza gioiosa della gratuità dell’amore. Quando le comunità religiose e le nuove fondazioni vivono autenticamente la fraternità esse diventano scuole di comunione, centri di preghiera e di contemplazione, luoghi di testimonianza di dialogo intergenerazionale e interculturale e spazi per l’evangelizzazione e la carità… La Chiesa e il mondo non possono fare a meno di questo dono vocazionale, che costituisce una grande risorsa per il nostro tempo. “  ( Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la Fede ed il Discernimento Vocazionale – Roma 27 ottobre 2018 ). Il sentimento che riempie i nostri cuori è la gratitudine al Signore per la fedeltà del suo amore, unita alla meraviglia per le grandi cose che ha operato e continua a operare in mezzo a noi. Esortiamoci vicendevolmente a non dimenticare quale grande grazia Egli ci ha fatto col chiamarci a far parte di questa storia, a ritenerci capaci di poterla testimoniare nel presente e farla avanzare con gioiosa creatività verso il futuro.
                                             Padre Gabriele Biccai OCD – Vicario Episcopale per la Vita Consacrata 

Processione delle candele


Oggi 2 febbraio, la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio chiude il tempo natalizio. Sono trascorsi 40 giorni dalla Sua nascita e Maria con Giuseppe, secondo la pratica ebraica, "portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore". Il vecchio Simeone pieno di Spirito, "lo accolse tra le braccia e benedisse Dio", dicendo di Gesù: "Luce per rivelare Dio alle genti". Cosi, anche noi, che siamo figli di Dio attraverso la Grazia del Sacramento del Battesimo, con la candela benedetta in mano che è simbolo di Cristo, andiamo in processione sino alla Chiesa per presentarci al Signore.


Dopo la benedizione delle candele e la processione, Padre Francesco Becchini ocd proseguì la cerimonia religiosa celebrando la S. Messa della Quarta domenica del Tempo Ordinario. Con la sua semplicità e affettuosa paternità, P. Francesco, frate carmelitano scalzo missionario pluridecennale in Brasile, catturò l’attenzione dei bambini illuminandoli sulle varie letture e concludendo che la Parola di Dio “sempre scuote, sempre mette in angustia”.
“Se noi ritorniamo a casa e la Parola di Dio non ci ha detto nulla allora ci dobbiamo pensare. Perché? E perché le Sue parole sono cosi dure e difficili? Perché Dio ci ama e ama tutti e per quello, ci vuole cambiare. Se noi continuiamo a seguire le cose di questo mondo, ci allontaniamo da Lui. Gesù continua a ripeterci di cambiare vita e di amare tutti, anche coloro che non sempre se lo meritano.  Il Signore ci aiuterà.”