domenica 22 marzo 2020

Quarta domenica di Quaresima


In questo difficile momento di pandemia e di restrizione dei contatti sociali al fine di contenere la propagazione della COVID-19, P. Gabriele insieme a P. Francesco e P. Giorgio vogliono assicurare la continuità del loro servizio ed usano i canali di comunicazione virtuale per esprimere il loro affetto e la loro vicinanza ai fedeli della Chiesa di S. Isidoro di Quartucciu in particolare ai bambini e ai ragazzi del Catechismo e alle loro rispettive famiglie. 
Oggi, riportiamo l'Omelia odierna anche in questo blog per raggiungere meglio le persone superando le difficoltà "tecniche" dei cellulari. Domenica 22 marzo 2020 è la quarta domenica di quaresima e si avvicina sempre più alla gioia pasquale; è simbolizzata infatti dal color rosa della casula del sacerdote.
Nel video (spezzato in due parti per ragioni tecniche del blog) P. Gabriele, con lo sguardo sempre rivolto al Signore, ci esorta ad accogliere la Luce di Cristo affinché ci aiuti a "riscoprire" l'essenziale nel nostro cammino di vita cosi "surreale" in questo momento:  "Confidiamo nel Signore e alimentiamo questa luce con la preghiera e con l'Amore".
I frati carmelitani scalzi augurano ogni bene ad ogni famiglia. P. Biccai ha concluso il suo videomessaggio con l'invito a pregare tutti insieme il Padre Nostro e ha impartito la benedizione su ognuno.





sabato 29 febbraio 2020

Quaresima






La nostra comunità di S. Isidoro ha iniziato la sua quaresima il  26 di Febbraio, mercoledì delle ceneri con la  Santa Messa ravvivata dai canti eseguiti dalle mamme. Buona la partecipazione dei bambini.
CHE COS’E’ LA QUARESIMA?
Quaresima vuol dire quaranta giorni, ma il numero 40 è numero simbolico: in pratica  è numero che indica tutta la vita. Abbiamo quindi tutta una vita per prepararci all’incontro col Signore
La Quaresima  è un periodo di purificazione spirituale molto importante per noi cristiani. Durante 40 giorni ci prepariamo per vivere la RESURREZIONE GESU’ CRISTO, importantissima solennità cristiana. E’ sì un tempo di penitenza, ma “ non è un tempo triste, di lutto. E’ un tempo gioioso e serio per spogliarci  del nostro egoismo, del nostro uomo vecchio e rinnovarci secondo la grazia del Battesimo. E’ un tempo per  spegnere la televisione e aprire la Bibbia. E’ il tempo di staccarci dal cellulare  e connetterci col Vangelo. E’ il tempo propizio per fare spazio alla Parola di Dio. E’ il tempo per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, e dare del “TU” al Signore. E’ il tempo per dedicarsi a una sana ecologia del cuore”, Papa Francesco, Udienza Generale del 26 febbraio 2020.
Quaresima è un cammino di fede che inizia, come abbiamo visto,  il mercoledì delle Ceneri e termina col Giovedì Santo. Si inizia questo “pellegrinaggio” col rito delle ceneri proprio per  ricordare la nostra piccolezza, i nostri limiti di creature, e che un giorno ritorneremo alla polvere. Sì piccolezza, limiti e polvere, ma è proprio questo che ha mosso Dio a sacrificare il proprio Figlio. Siamo   amati proprio perché… peccatori.
Quaresima è tempo di riscoprire l’amore grande che Dio ha per noi. Non importa se il cammino che ci porterà alla scoperta dell’amore di Dio, dovrà essere anche un cammino difficile, non importa se anche noi, come Gesù dovremo affrontare tentazioni, questo è un cammino che porta alla vera felicità, alla contemplazione del Cristo Risorto, “ primizia dei risorti”
Che questa Quaresima sia per tutta la nostra comunità inizio di un risveglio spirituale e un motivo perché la nostra fede venga accompagnata da opere di carità.
P. F.

lunedì 3 febbraio 2020

Il Carmelo festeggia la Candelora

E’ iniziata oggi la quarta settimana del tempo ordinario, da poche ore abbiamo chiuso la celebrazione della festa della Presentazione al tempio di Gesù, che avendo coinciso con la Domenica ha avuto una solennità tutta particolare, una LUCE tutta sua.
Questa giornata del due Febbraio detta anche della Candelora, è resa suggestiva dal rito della benedizione delle candele, dalla meraviglia della luce che da esse sprigiona e illumina i volti dei partecipanti, dalla luce che interrompe il grigiore invernale per annunciare l’allungarsi delle giornate per la primavera che avanza.
Istituita alla fine del secolo V° da Papa Gelasio I° ha sempre avuto grande diffusione ma nel tempo la
Chiesa Madre e Maestra, ci ha mostrato un altro significato più profondo e significativo della Luce che si manifesta in questo giorno dove, al centro, è posta la Presentazione di Gesù al Tempio, il suo incontro con l’umanità ormai fragile di Simeone, uomo giusto e pio che aspettava la consolazione di Israele e che lo riconosce come LUCE delle genti.
E’ questa allora la giornata dell’INCONTRO: il vangelo di Luca ci porta all'interno di una scena dove Dio e l’Uomo, cercatori entrambi infaticabili, si incontrano dopo tanta attesa: si incontrano nel tempio, che è un luogo fisico ma è anche lo spazio interiore dove ogni uomo, tempio del Dio vivente, può sperimentare l’Amore che genera la salvezza, incontrare Cristo Luce del mondo, colui che dà senso all’agire umano strappandolo dalla pena di un andare a tentoni nei percorsi della crescita umana.




La festa è stata celebrata dalla famiglia Carmelitana e dai suoi amici con fede e tanta gioia:
     A Sant’Isidoro la chiesa, come ogni sabato affollata di famiglie e bambini;
     Al Monastero Nazareth del Verbo Incarnato, le monache hanno accolto la prima visita dell’arcivescovo Mons. Giuseppe Baturi che con l’assistenza di alcuni giovani sacerdoti e numerosi seminaristi, ha officiato la liturgia eucaristica in un clima di fede e calore.
Presenti anche le Comunità OCDS della diocesi di Cagliari ( S.Isidoro e Pula) e il gruppo in formazione di Quartu S.E.
La luce proveniente dalla Parola di Dio è cresciuta con l’omelia di Mons. Baturi che ha accompagnato la numerosa assemblea dei fedeli all’INCONTRO con la tenerezza di Dio che pur di essere conosciuto e ri-conosciuto dall'uomo ne ha assunto la natura, facendosi prossimo alla sua fragilità.

Questa LUCE ci accompagnerà fino alla Pasqua: ci sostenga nel cammino e rinforzi la nostra
adesione al Cristo Re delle genti.

M.P.