Ieri notte, nell'umile e antica chiesetta di S Isidoro dov'è stata allestita sull'altare una capanna rappresentando la nascita di Gesù Bambino, i frati carmelitani scalzi hanno celebrato la S. Messa del Natale del Signore; Prima della mezzanotte, i fedeli hanno lasciato le proprie occupazioni per andare a contemplare questo grande mistero di Dio, l'Emmanuele, il Dio con noi.
Prima della celebrazione, si è pregato tutti insieme recitando l'ufficio delle letture... Tutte le scritture richiamavano alla luce e Padre Gabriele nella sua omelia si è soffermato in particolare sulla dicotomia luce-tenebre. "Cristo è la luce del mondo" e noi, anche se abbiamo conosciuto Cristo, non lo seguiamo sempre e facciamo fatica a camminare perché siamo ancora un miscuglio di luce e tenebre. E se perdiamo questo faro, questa luce che è Cristo Nostro Signore, c'è buio nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nella nostra mente, nel nostro cuore... Quanto sperimentiamo le preoccupazioni, l'invidia, l'indifferenza...? Quanto bisogno abbiamo del rifulgere della luce di Gesù nella nostra vita?
E' iniziato il Tempo di Natale e la Chiesa vuole che ci fermiamo a contemplare questo mistero straordinario perché ci aiuterà a riprendere nuovamente il nostro cammino dietro a Gesù. Egli vincerà le nostre tenebre e farà addirittura di noi "luce del mondo".