mercoledì 25 dicembre 2019

Natale del Signore, Messa della Notte

Gesù, Luce del mondo

Ieri notte, nell'umile e antica chiesetta di S Isidoro dov'è stata allestita sull'altare una capanna rappresentando la nascita di Gesù Bambino, i frati carmelitani scalzi hanno celebrato la S. Messa del Natale del Signore; Prima della mezzanotte, i fedeli hanno lasciato le proprie occupazioni per andare a contemplare questo grande mistero di Dio, l'Emmanuele, il Dio con noi.
Prima della celebrazione, si è pregato tutti insieme recitando l'ufficio delle letture... Tutte le scritture richiamavano alla luce e Padre Gabriele nella sua omelia si è soffermato in particolare sulla dicotomia luce-tenebre. "Cristo è la luce del mondo" e noi, anche se abbiamo conosciuto Cristo, non lo seguiamo sempre e facciamo fatica a camminare perché siamo ancora un miscuglio di luce e tenebre. E se perdiamo questo faro, questa luce che è Cristo Nostro Signore, c'è buio nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nella nostra mente, nel nostro cuore... Quanto sperimentiamo le preoccupazioni, l'invidia, l'indifferenza...? Quanto bisogno abbiamo del rifulgere della luce di Gesù nella nostra vita? 
E' iniziato il Tempo di Natale e la Chiesa vuole che ci fermiamo a contemplare questo mistero straordinario perché ci aiuterà a riprendere nuovamente il nostro cammino dietro a Gesù. Egli vincerà le nostre tenebre e farà addirittura  di noi "luce del mondo". 





domenica 8 dicembre 2019

Solennità dell'Immacolata Concezione


Il "Sì" di Maria e il nostro Sì.

Ieri sera, la S. Messa è stata celebrata da P. Gabriele. La Solennità dell'Immacolata Concezione è una grande festa perché Maria ha risposto "Sì" al Signore.La beata Vergine Maria accetta di diventare Madre del Figlio dell'Altissimo.
Anche noi, quando diciamo Sì al Signore e quando diciamo Sì al nostro prossimo, in noi sboccia la gioia!
Facciamoci guidare da Maria piena di grazia. Che questi suoi doni di grazia scendano su di noi e aiutino anche noi a realizzare il nostro progetto di santità, servendo con gioia Dio e il prossimo.
Alla fine della celebrazione, si è acceso l'albero natalizio allestito in piazza Pisano vicino all'ingresso della Chiesa. La serata ha proseguito nella festa con giochi gonfiabili allestiti il giorno dal comune di Quartucciu  in collaborazione con la Proloco e l'esposizione dei prodotti degli artigiani locali, un programma intitolato: "Aspettando il Natale".
"E bello fare festa, giocare, condividere momenti di gioia mantenendo però il nostro cuore sempre unito a Gesù e la festa allora diventa ancora più bella quando Gesù è con noi. " (P. Gabriele)

L'Annunciazione






domenica 1 dicembre 2019

Inizio dell'Avvento 2019

Concluso l'anno liturgico con la celebrazione della Solennità di Cristo Re dell'Universo avvenuta la scorsa settimana, ieri sera, la celebrazione festiva nella prima domenica di Avvento ha aperto il nuovo Anno liturgico.
Il Tempo di Avvento è composto di quattro domeniche ed è un tempo forte di attesa e di preparazione alla venuta di Cristo.
Per l'occasione, è venuto a visitare la nostra piccola comunità di periferia, Mons. Mosè, vescovo emerito di Nuoro. L'aspettavamo per la celebrazione della S. Messa ma purtroppo Egli ha incontrato grande difficoltà a raggiungere la chiesetta di S.Isidoro. Eravamo tutti sorpresi e aspettavamo che arrivasse da un momento all'altro per quasi un'ora, senza perdere però la speranza finché arrivasse... Monsignor, con tanta umiltà e anche grande sapienza ha chiesto perdono all'assemblea e ha collegato questo inconveniente al momento di Avvento:
Il Tempo di Avvento è un vegliare. Un tempo in cui siamo esortati a stare attenti e ad ascoltare bene. Ogni persona va rispettata. Così sarà possibile incontrare Gesù perché Gesù è nell'Altro. Infatti Gesù disse: "Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" Mt 25, 40.
Infine il caro Vescovo emerito di Nuoro ci ha esortati alla pace e ha fatto promettere ai numerosi bambini presenti nell'assemblea di non litigare per tutta la settimana.
Ringraziamo il Signore per questa bella visita che ci ha illuminati per iniziare con forza questo nuovo cammino di fede.
Affidiamo il nostro Avvento alla Santissima Vergine Maria, madre di Gesù e madre nostra.

mercoledì 23 ottobre 2019

Inizio del nuovo anno catechistico 2019-2020

Sabato 19 ottobre 2019 nella piccola chiesa di Sant'Isidoro è iniziato il nuovo anno catechistico.
Davanti ad un'affollata assemblea è stata celebrata la Santa Messa, dove Padre Gabriele ha sottolineato l'importanza del mettersi a servizio del prossimo e la bellezza dello stare in cammino con Gesù. Proprio per ribadire l'importanza del servizio si è dato il mandato ai catechisti che seguiranno le varie classi che saranno divise per fascia di età. Veramente una grande grazia avere nella nostra comunità oltre 70 ragazzi che si preparano chi alla prima Comunione, chi alla Cresima e molti bambini che per la prima volta si mettono in viaggio alla scoperta di questo grande Amico di nome Gesù. Continuano il loro percorso di Fede anche un bellissimo gruppo di ragazzi del Post Cresima, che già collaborano attivamente e con grande entusiasmo alle attività proposte dai nostri cari Frati.
A conclusione della Messa ci siamo spostati nel giardino per un momento di fraternità e di giochi. Uno spettacolo di bolle di sapone e di tante cose buone da mangiare. E' stata l'occasione giusta per dire il nostro grazie al Signore per i 30 anni di sacerdozio di Padre Gabriele Biccai, che come guida e padre di noi tutti, ogni giorno nel silenzio e nell'umiltà si prende cura di questa Chiesa. Con tanta gioia nel cuore facciamo tanti auguri a tutti per questo nuovo inizio anno assieme.
Grazie Padre Gabriele, Padre Giorgio e Padre Francesco per quello che fate per tutti noi.
Massimo



mercoledì 16 ottobre 2019

Ricordi del CARM-ESTATE 2019-Sardegna


Durante l'estate 2019, i frati carmelitani scalzi di Sant'Isidoro (Prov, di Cagliari) hanno dedicato tempo e regalato gioia ai ragazzi piccoli e grandi della comunità e anche grande disponibilità agli Scout Raider della propria sede. Attraverso un piccolo video, vogliamo condividere con voi questa bellissima esperienza. 


Documentario fotografico dell'estate 2019 al Carmelo

15 ottobre - Festa di Santa Teresa di Gesù

Santa Teresa di Gesù (Avila, 1515- Alba de Tormes, 1582 Spagna)




Ieri, 15 ottobre, è stata celebrata a S.Isidoro la S.Messa per la Festa di Santa Teresa di Gesù, Vergine, Dottore della Chiesa, Madre dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. 
La famiglia OCDS insieme a numerosi fedeli si sono riuniti in questa grande Solennità. Si ringraziano i nostri cari Padri così desiderosi di portarci tutti quanti sul cammino verso la santità. Ci portano a conoscere sempre meglio la spiritualità di Santa Teresa di Gesù, donna straordinaria, innamoratissima di Gesù.  Entrò nell'Ordine del Carmelo a 20 anni ma Teresa di Gesù raggiunse la sua "vera conversione" all'età di 39 anni, da allora, fece grandi passi nel cammino della perfezione ricevendo anche delle rivelazioni mistiche. Teresa  ebbe da sopportare molte tribolazioni: essa nacque nel periodo forte dell'inquisizione spagnola, era inoltre donna  e di salute molto precaria ma col suo animo intrepido spinto dallo Spirito Santo, riuscì a riformare il Carmelo. Il primo monastero che lei fondò fu quello di San Giuseppe ad Avila. Fu l'inizio di numerosissime fondazioni e arrivò, con non poca difficoltà, insieme a San Giovanni della Croce, ad  estendere la riforma al ramo maschile. Le sue opere sono di altissima dottrina il cui intento è quello di portare all'unione con Gesù e con i fratelli...




domenica 13 ottobre 2019

Scout: cerimonie di apertura


Nella giornata di ieri sono ricominciate le attività scout con le tradizionali cerimonie di apertura. Quest'anno ci sono stati parecchi passaggi di unità. Ringraziamo i padri carmelitani che ci ospitano e ci aiutano tanto.
La partecipazione da parte di tutti è stata molto calorosa e speriamo possa essere di buon auspicio per il nuovo anno.
Buona Caccia.
Il Commissario
Riccardo Spiga



Per informazioni sulle attività
vai su questa pagina FB

mercoledì 9 ottobre 2019

Comunicazione inizio nuovo anno catechistico 2019-2020

Carissimi genitori e carissimi ragazzi, 
pace e gioia a tutti!
Anche quest'anno si rinnova la possibilità di percorrere tutti insieme un tratto di cammino per crescere nella fede e nell'amore per Dio e per i fratelli... Ringrazio fin d'ora tutti coloro che gratuitamente si mettono al servizio della nostra piccola realtà di Sant'Isidoro (genitori - coro - giovani - catechisti/e) per annunciare e testimoniare il Vangelo e accompagnare tanti bambini, ragazzi e adolescenti nella loro crescita umana e spirituale. Iniziamo insieme questo nuovo anno catechistico SABATO 19 OTTOBRE con la celebrazione eucaristica alle ore 18. Seguirà un momento di festa nel giardino interno come segno di accoglienza. Il Signore benedica tutti voi e le vostre famiglie.
Padre Gabriele

sabato 5 ottobre 2019

Omaggio a Santa Teresina


Una galleria di immagini e pensieri di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto santo ispirata dalla catechesi di Padre Giorgio del 06.04.19.




martedì 1 ottobre 2019

1° ottobre 2019 - Festa Santa Teresa di Gesù Bambino e V.S.

Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo

(Thérèse Françoise Marie Martin)

Alençon 1873 – Lisieux 1897

Risulta collocata  proprio all'inizio dell'anno sociale, che nei nostri contesti di matrice rurale prende avvio proprio nel periodo di fine estate/ inizio autunno, la Festa di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Fattasi giovanissima monaca carmelitana, voluta Dottore della Chiesa dal papa S.Giovanni Paolo II (anche lui profondamente carmelitano), illumina la spiritualità cristiana con la sua intuizione di una "piccola via" spirituale. Nata in Francia nel 1873, attraverso la sua esperienza personale arriva a cogliere e rovesciare quell'approccio ascetico-spirituale, ancora prevalente alla fine del XIX°secolo, che voleva anime forti e robuste, capaci di rigide e ambiziose autodiscipline, coglie delicatamente, con una gioia (apparentemente) infantile, la realtà della grazia divina nella vita di ognuno; quella misericordia che ci ricorda costantemente il nostro papa Francesco, anch'egli profondamente ispirato dalla piccola Santa. Non si tratta più dunque di tendere esclusivamente con tutti gli sforzi personali, certamente importanti ma non determinanti, per la nostra salvezza  che ci è stata donata gratuitamente, ma piuttosto di riconoscere la nostra piccolezza di fronte a questa sovrabbondante grazia dello Spirito, benevolenza divina del Padre, che in Gesù Cristo diviene esperienza tangibile e sperimentabile. Teresa si era resa dunque conto che non sarebbe stata lei a raggiungere quella perfezione spirituale a cui aspirava (vedi anche i rischi del volontarismo neopelagiano, sottolineati nella recente Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate), ma sarà il suo Sposo amato, Gesù stesso, che la porterà con il suo "ascensore" spirituale a quelle sommità d'amore a cui aspirava. Ancora giovane, sofferta anch'essa la sua esperienza di "notte oscura" (così come nella vita di altri santi), concluderà la sua vita terrena nel 1897. Invitata a scrivere una biografia, pubblicata in prima veste come "Storia di un anima", questo testo (poi rivisto criticamente) inaspettatamente diverrà un best-seller agli inizi del XX° secolo, e influenzerà per generazioni la spiritualità contemporanea. 

***

Una rosa per ciascuno di voi
dalla piccola Teresina del Volto santo

Santa Teresina, insegnaci la via della carità
Veglia dal cielo con il tuo amore la nostra vocazione

Sento in profondità il profumo delle sue rose
Spero di essere profumo per chi oggi incontrerò

Farsi sfogliare da Gesù
per rivestirci di quello stesso amore 
che ci fa crescere nella nudità e nella piccolezza
come una piccola goccia di rugiada

Fiducia e Amore
le due parole che come fari
hanno illuminato il suo cammino di santità
guidino anche noi 
sulla stessa sua piccola via di fiducia e di amore
abbandonandoci come dei bambini
nelle mani del Padre


(a cura della Comunità OCDS di Cagliari)

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giovedì 18 luglio 2019

Festa della Madonna del Carmine

Anche quest’anno la festa della Madonna del Carmine ha riunito la famiglia carmelitana e i suoi amici.

A S. Isidoro, la Novena con il canto delle litanie, accompagnato in musica da P. Giorgio Sani, ci ha permesso di farci via via più vicini, di contemplare e gioire di Maria Fiore del Carmelo, di rassicurarci dell’appartenenza a quello stesso giardino.

La celebrazione della Messa della Vigilia officiata da P. Massimiliano Paolucci ocd, ha visto la partecipazione di numerosi amici del Carmelo che hanno poi accompagnato Maria in processione per le strade campestri del villaggio. Innalzata su un carro tirato da una coppia di possenti buoi, l’effigie della Madonna, seguita dai fedeli, richiamava efficacemente la nostra realtà esistenziale: siamo figli e fratelli in cammino, Lei cammina con noi per consegnarci al Figlio suo, all’Amore perché possiamo vivere in pienezza la nostra umanità.
Al rientro della processione nella piazza antistante la chiesa, l’offerta di fiori da parte di mamme e bambini ha accolto la Madonna e lo scoppio di fuochi d’artificio, sobrii ma belli come tutto il resto, ha suggellato la gioia della giornata, l’attesa del compimento che la vigilia porta con sé.
Don Davide Piras, giovane sacerdote amico carissimo dei nostri Padri, ha celebrato la santa messa del giorno di festa annunciando a gran voce nell’omelia la sua passione per Maria Madre e Regina.
Al Monastero Nazareth del Verbo Incarnato, le monache carmelitane scalze hanno fatto festa con la solenne liturgia eucaristica celebrata dall’Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio. A tutte le celebrazioni hanno partecipato i nostri P. Giorgio, P. Francesco e P. Gabriele ai quali va tutta la nostra gratitudine per il prezioso servizio svolto.
Alla nostra Madre e Regina un grazie sconfinato per averci riuniti ancora una volta in un luogo, il convento carmelitano, il nostro piccolo giardino dove si può crescere, fiorire e portare frutto.
Perché Madre, Tu lo sai!
C’è bisogno di un posto
Di un momento nella storia
In cui possa aver luogo un Incontro
E pure di fratelli c’è bisogno, di padri che ci guardino con occhi di misericordia
Perché noi siamo ancora di terra, Madre cara, e la terra ha bisogno di cura per dare frutto.
Nelle Tue mani le nostre attese.
M.P., ocds


mercoledì 26 giugno 2019

Corpus Domini - Quarta edizione dell'infiorata

Domenica 23 giugno


"Voi stessi date loro da mangiare" (Luca 9, 13)
Le mamme di S.Isidoro hanno ascoltato seriamente questa parola di Gesù. Attraverso l'infiorata vogliono portare un messaggio di salvezza al piccolo borgo di periferia dove vivono. Nelle meravigliose composizioni si evidenzia la presenza viva di Gesù nell'Eucaristia in corpo e in sangue. 
Un lavoro smisurato ma con la buona volontà e la fiducia in Dio, Gesù moltiplica le forze e rende possibile l'impossibile. 
Anche quest'anno, si è rinnovata l'edizione dell'infiorata grazie ad uno spirito di sacrificio e al contributo prezioso di chi ha elaborato i disegni e di tanti ragazzi che si sono dedicati ogni giorno, nonostante il caldo e la fatica, a raccogliere i fiori per la campagna e in vari giardini di persone generose che hanno aperto la propria casa.
Dopo la S. Messa, nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, concelebrata da P. Gabriele, P. Francesco e P. Roberto, si è svolta per le vie di Sant'Isidoro la processione del Corpus Domini animata da canti. Si sono effettuate diverse soste in preghiera e in adorazione presso diversi altari addobbati in giardini privati.
Al termine della processione, il sacerdote ha impartito la benedizione solenne e un forte vento ha rinfrescato l'assemblea dal caldo estivo portando via tutti i petali!
Attrus'annus con l'invito a tutti a partecipare.






Video realizzato da Elisabetta

mercoledì 19 giugno 2019

Chiusura anno catechistico e Istituzione Ministri straordinari dell'Eucaristia

sabato 15 giugno 2019

L'anno catechistico si è concluso insieme ai bambini, ai ragazzi del Catechismo e alle famiglie. Durante la celebrazione della S. Messa, si è eseguito anche il Rito dell'Istituzione per conferire a Massimo e Bernardo l'ufficio di ministri straordinari dell'Eucaristia che li vede impegnati al servizio della Comunità e della Chiesa. Siamo quindi arricchiti anche da questo dono e desideriamo esprimere la nostra gratitudine.
La Comunità ringrazia inoltre tutti i catechisti Renata, Mersia, Massimo, Bernardo, Elisabetta  e Marco; il coro delle mamme diretto da Serena e infine, Padre Gabriele, preziosa guida pastorale, insieme a Padre Francesco e Padre Giorgio.


Dopo la santa messa, nel quieto giardino del Convento, si è trascorso un momento di festa anche in onore dei ragazzi di prima comunione e cresima. Con ampia partecipazione, la serata si è trascorsa nella gioia e condivisione fraterna con l'aggiunta dell'offerta graditissima dei ragazzi scaut: un bel "paninone" con arrosto di salsiccia e cipolla!

CARM-ESTATE 2019

Estate 2019: calendario

Sante Cresime a Sant'Isidoro

Sabato 1° giugno 2019


Professione Solenne e Velazione di Sr Mirjam di Cristo

Venerdì 31 maggio 2019, Carmelo Nazareth del Verbo Incarnato



Prime Comunioni a Sant'Isidoro

Domenica 26 maggio 2019
Nella sesta domenica di Pasqua, alcuni bambini del catechismo - Alessio, Nicolò e Noemi - hanno ricevuto per la prima volta il sacramento dell'Eucaristia. Con grande impegno e dolcezza, la catechista Renata li ha preparati per tutto l'anno a questo grande incontro con Gesù. 
Ha celebrato P. Gabriele Biccai con l'aiuto dei piccoli ministranti. Una bella e partecipata cerimonia accompagnata da canti. Serena ha diretto il coro delle mamme e diversi bambini del gruppo catechistico.




Santa Pasqua 2019

Work in progress

sabato 23 marzo 2019

Solennità di San Giuseppe

Festa di San Giuseppe, sposo di Maria Vergine e Custode della Chiesa
19 marzo


Il 19 marzo 2019, abbiamo celebrato la festa solenne di San Giuseppe, sposo di Maria e patrono della Chiesa Universale. Al Monastero Nazareth del Verbo Incarnato, ha celebrato la S. Messa Padre Gabriele Biccai e al Convento di S.Isidoro, Padre Francesco Bechini.
Nella nostra comunità del Carmelo, molte messe sono celebrate in onore di questo Santo Glorioso. In una omelia recente per esempio, Padre Giorgio Sani riflette sul dilemma interiore di Giuseppe quando seppe della gravidanza di Maria. Lui è un uomo giusto, della stirpe di Davide, osservatore della Legge ebraica. Avrebbe dovuto accusare pubblicamente la promessa sposa.  Maria sarebbe stata giudicata e le sarebbe stato imputato il delitto di adulterio per il quale avrebbe rischiato la pena di lapidazione. Invece Giuseppe, uomo saggio, discreto e silenzioso, scelse di superare la Legge. Non volle condannarla ma chiudere la faccenda in modo discreto. Ne cogliamo qui la sua grande Carità e misericordia.

“Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito santo; ella darà alla luce un figlio e ti lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore …”
Matteo 1, 20-24

Giuseppe ricevette dal Signore una grande missione: contribuire al Suo progetto di Salvezza, custodendo Maria e il Bambino in lei generato dallo Spirito Santo. Capiamo in queste righe del Vangelo di Matteo quanto il santo sappia ascoltare Dio e obbedirgli. P. Francesco Bechini mette in risalto che un’immensa responsabilità quale educare il Figlio di Dio non lascia spazio a tante parole. Nel Vangelo, il padre putativo di Gesù infatti non parla ma insegna a Gesù tutto ciò che sa fare: leggere le Scritture, pregare e lavorare formandolo al mestiere di falegname. Padre Gabriele Biccai nelle sue riflessioni disse inoltre: “nel silenzio, San Giuseppe aiutò Gesù a crescere in età, sapienza e grazia”.
Lo sposo di Maria come fece da guida e custode della Sacra Famiglia così Pio IX pensò che lo potesse fare anche con noi, così, lo dichiarò Patrono della Chiesa Universale. Anche Papa Francesco, sei anni fa, aveva scelto la data del 19 marzo per celebrare la Messa di inizio del ministero Petrino.  Lo ama molto “perché è un uomo forte e silenzioso”.

P. Francesco Bechini conclude la sua omelia evidenziando l’ampia devozione a questo glorioso santo: “Tutti i santi hanno venerato San Giuseppe ma Santa Teresa di Gesù lo ha fatto in modo particolare”. Citando vari scritti della santa sui molteplici favori e ripetuti soccorsi che egli ebbe nei suoi confronti, raccomanda, insieme alla Madre fondatrice dell’Ordine dei Carmelitani scalzi, la devozione a San Giuseppe e per chi non sapesse ancora pregare, di prenderlo come maestro di vita spirituale.

mercoledì 6 marzo 2019

Mercoledì delle Ceneri

Oggi, primo giorno di Quaresima, abbiamo ricevuto l’imposizione delle Ceneri. In questo Tempo Quaresimale la Chiesa ci propone tre armi che ci aiutano nel cammino della Conversione: la preghiera, la carità e il digiuno.
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La preghiera non è ostentazione. Santa Teresa di Gesù ci aiuta a capirne il senso profondo definendola come “un intimo rapporto di amicizia con Colui che ci ama”; “la preghiera è un colloquio con Dio”.
Anche la Carità è in unione con Gesù che è Lui stesso Carità. La Carità non è un pavoneggiarsi ma si svolge nel nascondimento, nel silenzio.
Infine il digiuno, visto non solo come digiuno dai cibi ma soprattutto da parole inutili e offensive che distruggono come “bombe” la fraternità e la comunione.

La Quaresima non è un tempo triste ma di gioia. É la primavera dello Spirito. Come i mandorli in fiore, anche noi possiamo arrivare alla Pasqua  “fioriti” perché interiormente rinnovati.

lunedì 4 marzo 2019

Carnevale 2019

Il Cristiano è gioioso
Sabato 2 marzo, la Comunità di Sant’Isidoro ha organizzato dentro i giardini del Convento la festa di Carnevale per i bambini del Catechismo e degli Scaut. Un momento di grande festa con zeppolata e pentolaccia. Un evento molto gioioso con la partecipazione di tanti bambini e ragazzi mascherati insieme a mamma e papà.




Tutti i cristiani possono partecipare al Carnevale, fare festa tutti assieme, essere gioiosi e portare gioia senza perdere di vista i valori importanti come la fraternità, la carità, il volersi bene gli uni gli altri. Il cristiano è gioioso sempre, perché ha Gesù con sé e vuole portarLo agli altri.

Quaresima 2019


            Chiesa di Sant’Isidoro
Quaresima 2019

6 Marzo – Mercoledì delle Ceneri
(giorno della preghiera, della carità e del digiuno)

Ore 6:00        Lode e Ufficio delle letture (giorni feriali)
Ore 17:00      Preparazione delle ceneri
Ore 17:30      S. Rosario
Ore 18:00      S. Messa e Rito delle Ceneri

8 Marzo – Venerdì
(e ogni venerdì di quaresima)

Ore 17:30      S. Rosario
Ore 18:00      S. Messa
Ore 18:30      Via Crucis

Dio Ti Ama… ed è fedele sempre!

sabato 2 febbraio 2019

23a Giornata mondiale della Vita Consacrata

La Vita Consacrata, un dono dello Spirito

Messaggio per la Giornata mondiale della Vita Consacrata
2 Febbraio 2019

Si è appena concluso il tempo liturgico del Natale, che ha aperto il nostro cuore alla contemplazione del mistero ineffabile del Verbo fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. In questo Bambino nato per noi  vediamo incarnato l’Amore infinito di Dio Padre, la Sua infinita tenerezza e compassione per l’umanità intera. Cominciamo perciò questo nuovo anno  carichi di questa esperienza interiore che, mentre da una parte ci rende sempre più grati al Signore per l’Amore incondizionato che ci porta, dall’altra ci fa desiderare di essere anche noi portatori e vivi testimoni dell’Amore paterno di Dio verso tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino. In Cristo Gesù  ci riscopriamo amati da Dio, già consacrati a Lui mediante il battesimo, chiamati all’offerta di noi stessi nell’amore, sostenuti dalla grazia dello Spirito. In Lui ritroviamo ogni giorno il senso della nostra vocazione e la gioia di essere in mezzo ai fratelli discepoli e testimoni. La Giornata mondiale di preghiera per la Vita Consacrata, che si celebra in occasione della Festa della Presentazione al Tempio di Gesù ( 2 febbraio ), è significativa non solo per i fratelli e le sorelle consacrati a Dio  ma anche per l’intera Comunità Ecclesiale. La Vita Consacrata è infatti un dono che lo Spirito Santo elargisce con abbondanza per la crescita e l’edificazione dell’intero corpo mistico di Cristo. Nel nostro territorio i religiosi e le religiose sono presenti praticamente in tutti i campi della vita ecclesiale e sono una ricchezza di cui ringraziare il Buon Dio. I nostri quattro monasteri ( Cappuccine – Carmelitane Scalze – Sacramentine – Cenacolo della Redenzione ), sono per tutti noi un richiamo forte ai valori dello Spirito, al primato di Dio e della preghiera. I Religiosi e le Religiose appartenenti a diversi Istituti di vita attiva, operando nei campi dell'educazione, dell’evangelizzazione e della carità verso le membra più sofferenti e fragili del Corpo di Cristo,  costituiscono un aiuto notevole alla vitalità delle nostre comunità; i membri dei diversi Istituti secolari e dell’Ordo Virginum sono espressione concreta dell’azione creativa dello Spirito Santo nella nostra Chiesa, una bella e promettente realtà che ci fa guardare avanti con fiducia e speranza. Il recente Sinodo dei Vescovi sui Giovani ha sottolineato come “ il dono della Vita Consacrata, nella sua forma sia contemplativa sia attiva, che lo Spirito suscita nella Chiesa ha un particolare valore profetico in quanto è testimonianza gioiosa della gratuità dell’amore. Quando le comunità religiose e le nuove fondazioni vivono autenticamente la fraternità esse diventano scuole di comunione, centri di preghiera e di contemplazione, luoghi di testimonianza di dialogo intergenerazionale e interculturale e spazi per l’evangelizzazione e la carità… La Chiesa e il mondo non possono fare a meno di questo dono vocazionale, che costituisce una grande risorsa per il nostro tempo. “  ( Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la Fede ed il Discernimento Vocazionale – Roma 27 ottobre 2018 ). Il sentimento che riempie i nostri cuori è la gratitudine al Signore per la fedeltà del suo amore, unita alla meraviglia per le grandi cose che ha operato e continua a operare in mezzo a noi. Esortiamoci vicendevolmente a non dimenticare quale grande grazia Egli ci ha fatto col chiamarci a far parte di questa storia, a ritenerci capaci di poterla testimoniare nel presente e farla avanzare con gioiosa creatività verso il futuro.
                                             Padre Gabriele Biccai OCD – Vicario Episcopale per la Vita Consacrata 

Processione delle candele


Oggi 2 febbraio, la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio chiude il tempo natalizio. Sono trascorsi 40 giorni dalla Sua nascita e Maria con Giuseppe, secondo la pratica ebraica, "portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore". Il vecchio Simeone pieno di Spirito, "lo accolse tra le braccia e benedisse Dio", dicendo di Gesù: "Luce per rivelare Dio alle genti". Cosi, anche noi, che siamo figli di Dio attraverso la Grazia del Sacramento del Battesimo, con la candela benedetta in mano che è simbolo di Cristo, andiamo in processione sino alla Chiesa per presentarci al Signore.


Dopo la benedizione delle candele e la processione, Padre Francesco Becchini ocd proseguì la cerimonia religiosa celebrando la S. Messa della Quarta domenica del Tempo Ordinario. Con la sua semplicità e affettuosa paternità, P. Francesco, frate carmelitano scalzo missionario pluridecennale in Brasile, catturò l’attenzione dei bambini illuminandoli sulle varie letture e concludendo che la Parola di Dio “sempre scuote, sempre mette in angustia”.
“Se noi ritorniamo a casa e la Parola di Dio non ci ha detto nulla allora ci dobbiamo pensare. Perché? E perché le Sue parole sono cosi dure e difficili? Perché Dio ci ama e ama tutti e per quello, ci vuole cambiare. Se noi continuiamo a seguire le cose di questo mondo, ci allontaniamo da Lui. Gesù continua a ripeterci di cambiare vita e di amare tutti, anche coloro che non sempre se lo meritano.  Il Signore ci aiuterà.”

venerdì 18 gennaio 2019

Festa di Sant'Antonio Abate

Nella serata d'ieri, 17 gennaio, i frati carmelitani scalzi di Quartucciu hanno celebrato la festa liturgica di Sant'Antonio Abate, padre dei monaci.

P. Gabriele Biccai ha prima benedetto il fuoco e gli animali in piazza Antonio Pisano e dopo nella chiesetta, ha celebrato la S.Messa che ha concluso con la benedizione del pane e delle arance. Un evento importante per Sant'Isidoro che è un borgo di campagna dove ogni famiglia ha la libertà di poter tenere in casa, o per hobby o per professione, degli animali. Una quotidianità bella nella sua semplicità. I bambini, emozionati e fieri, hanno portato il proprio cane che rappresenta per loro non solo una presenza sicura di protezione della casa ma anche e soprattutto un grande compagno.

La liturgia del giorno in onore alla memoria di questo Santo prevede la lettura del Vangelo di Matteo (19, 21), il brano del giovane ricco. Secondo una ricca biografia del santo, scritta da un altro grande santo a lui contemporaneo, sant'Atanasio, sant'Antonio sentì proprio questa Parola di Dio come rivolta a sé stesso: la accolse seriamente e la mise subito in pratica (in basso è stata riportata la seconda lettura dell'Ufficio delle Letture del giorno estratto Dalla "Vita di sant'Antonio" da sant'Atanasio).

Sant'Antonio, sentendosi chiamato dal Signore, ha deciso di mettere al servizio di Dio tutta la sua esistenza. Il suo cuore s'infiammò d'Amore, di Carità. Che il fuoco che è stato benedetto possa raggiungere tutti noi. Questa è la bellezza di tutti i santi: essere infuocati dall'Amore di Dio e effondere calore e luce a tutti, anche a chi sta nelle più fitte tenebre ghiacciate. Alla carità segue la gioia. La Chiesa è ricca di santi che sono tutti testimoni belli di felicità perché hanno trovato la perla preziosa che è Gesù. 

La vocazione di sant’Antonio,
dalla «Vita di sant’Antonio» scritta da sant’Atanasio vescovo (Capp. 2-4; PG 26, 842-846)

Dopo la morte dei genitori, lasciato solo con la sorella ancor molto piccola, Antonio, all’età di diciotto o vent’anni, si prese cura della casa e della sorella. Non erano ancora trascorsi sei mesi dalla morte dei genitori, quando un giorno, mentre si recava, com’era sua abitudine, alla celebrazione eucaristica, andava riflettendo sulla ragione che aveva indotto gli apostoli a seguire il Salvatore, dopo aver abbandonato ogni cosa. Richiamava alla mente quegli uomini, di cui si parla negli Atti degli Apostoli, che, venduti i loro beni, ne portarono il ricavato ai piedi degli apostoli, perché venissero distribuiti ai poveri. Pensava inoltre quali e quanti erano i beni che essi speravano di conseguire in cielo.
Meditando su queste cose entrò in chiesa, proprio mentre si leggeva il vangelo e sentì che il Signore aveva detto a quel ricco: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi e avrai un tesoro nei cieli» (Mt 19, 21).
Allora Antonio, come se il racconto della vita dei santi gli fosse stato presentato dalla Provvidenza e quelle parole fossero state lette proprio per lui, uscì subito dalla chiesa, diede in dono agli abitanti del paese le proprietà che aveva ereditato dalla sua famiglia - possedeva infatti trecento campi molto fertili e ameni - perché non fossero motivo di affanno per sé e per la sorella. Vendette anche tutti i beni mobili e distribuì ai poveri la forte somma di denaro ricavata, riservandone solo una piccola parte per la sorella. Partecipando un’altra volta all’assemblea liturgica, sentì le parole che il Signore dice nel vangelo: «Non vi angustiate per il domani» (Mt 6, 34). Non potendo resistere più a lungo, uscì di nuovo e donò anche ciò che gli era ancora rimasto. Affidò la sorella alle vergini consacrate a Dio e poi egli stesso si dedicò nei pressi della sua casa alla vita ascetica, e cominciò a condurre con fortezza una vita aspra, senza nulla concedere a se stesso.
Egli lavorava con le proprie mani: infatti aveva sentito proclamare: «Chi non vuol lavorare, neppure mangi» (2 Ts 3, 10). Con una parte del denaro guadagnato comperava il pane per sé, mentre il resto lo donava ai poveri.
Trascorreva molto tempo in preghiera, poiché aveva imparato che bisognava ritirarsi e pregare continuamente (cfr. 1 Ts 5, 17). Era così attento alla lettura, che non gli sfuggiva nulla di quanto era scritto, ma conservava nell’animo ogni cosa al punto che la memoria finì per sostituire i libri. Tutti gli abitanti del paese e gli uomini giusti, della cui bontà si valeva, scorgendo un tale uomo lo chiamavano amico di Dio e alcuni lo amavano come un figlio, altri come un fratello.



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martedì 15 gennaio 2019

Festa del Battesimo del Signore

Alla conclusione del Tempo Natalizio, la Comunità di S.Isidoro ha desiderato stare vicino agli anziani e si è recata sabato 12 gennaio, insieme ai bambini e ai ragazzi del Catechismo, all'Istituto delle Suore di Carità di S.Maria. Tanti sorrisi sono sbocciati sui volti degli anziani grazie alla gioia dei bambini che si sono uniti con loro per partecipare alla S.Messa celebrata da  P. Gabriele Biccai ocd.

In questa Festa del Battesimo del Signore, Gesù attraverso l'acqua ha espresso la Sua immersione nell'Umanità intera. Gesù è venuto in mezzo a noi beneficando, sanando, facendo del bene a tutti: agli anziani, agli ammalati, agli affamati... anche ai suoi nemici. Gesù ha dato la Sua vita per TUTTI, Egli è Figlio di Dio e noi, nel Battesimo, siamo figli nel Figlio. Quale modo più bello di vivere questo nostro Battesimo se non quello di fare del bene? 
           Nel Battesimo di Cristo, il mondo è santificato, i peccati sono perdonati: nell'acqua e nello Spirito diveniamo nuove creature (Antifona al Benedictus, Ufficio delle Lodi).
Come Gesù guardava tutti i bisognosi, anche i ragazzi sono stati richiamati ad essere attenti, ad avere un occhio di riguardo ai bisogni degli anziani; per esempio lasciarli il proprio posto sul pullman, aiutarli a salire, averne rispetto. L'invito si è espanso alla cura dei nonni con una telefonata, una visita, un aiuto pratico. "Gli anziani sono le nostre radici, abbiamo tanto da imparare dalla loro esperienza, dalla loro vita" ha sottolineato il celebrante.  Per rinnovare le promesse battesimali, siamo tutti chiamati ad ascoltare Gesù e seguirLo per tendere alla santità. 

domenica 6 gennaio 2019

Solennità Epifania del Signore

Grande festa ieri a Sant'Isidoro per la Solennità dell'Epifania del Signore. Con grande sorpresa, sono arrivati i Re Magi a "cavallo" dicendo: "Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei?". Scesi da cavallo, portando con sé i doni da offrire al Signore, sono entrati in Chiesa per adorare Gesù Bambino, seguiti da tutta l'assemblea che si teneva lì in Piazza Antonio Pisano. 

Dopo l'Adorazione, allo stupore di tutti, i Magi si sono seduti per rispondere alle domande dei bambini riguardo alla loro identità, la loro provenienza, il loro viaggio, la loro meta, il significato dei loro doni, il loro incontro con il Signore bambino... 
Una predica vivente il cui intento era quello di trasmettere la nostra similitudine con i Magi in quanto immagine di tutti i popoli della terra, Gesù è il Salvatore di tutti, vicini e lontani. Gesù si è "manifestato" a tutte le genti. E' Gesù la nostra perla preziosa.
Chi si mette in cammino e lo trova, si riempie di Gioia e di Pace, "Solo Dio basta".




Ad attendere i bambini all'uscita della Chiesa, c'erano i volontari dell'Associazione Guardian Angels per festeggiare con loro la tradizione popolare della "befana" distribuendo generosamente tanti doni a tutti, grandi e piccini.

La Comunità di Sant'Isidoro ringrazia vivamente tutti i volontari d'emergenza di strada per la loro gioia e solidarietà anche tutti i proprietari dei cavalli per la loro pazienza e disponibilità infine e soprattutto, tutti i bambini e ragazzi per la loro spontaneità, vivacità, entusiasma, allegria, instancabilità...

sabato 5 gennaio 2019

Concorso a premi "Il mio presepe"

Nella giornata del 04 gennaio, la commissione presieduta da ragazzi, Padre Gabriele e la fotografa ha visionato, a casa di ogni famiglia che ha partecipato al concorso, i presepi realizzati durante il Santo Natale.
Il primo concorso a premi è stato organizzato dal convento dei carmelitani scalzi per riportare nelle case il significato del Natale facendo sì che in ogni famiglia si riscoprisse il valore della condivisione nel ricreare il percorso della nascita di Gesù. 
Nel seguente video, sono rappresentati tutti i presepi che sono stati visitati. 

 

Il 05 gennaio, dopo la S.Messa della Solennità dell'Epifania del Signore, c'è stato la premiazione dei presepi. I bambini e i ragazzi che hanno partecipato al concorso sono stati tutti premiati. I primi cinque in particolare si sono distinti per la bellezza e la creatività della loro opera e per aver reso centrale il mistero del Natale.  Si ringraziano tutti i partecipanti per la condivisione, il clima natalizio e l'accoglienza calorosa in casa.